Archive of Personal Desires I: Nativity
2018, rapidograph su carta 80 gr, 20 disegni 20 x 14 cm.
2018, rapidograph on paper 80 gr, 20 drawings 20 x 14 cm.
Ciò che distingue il presepe napoletano dalla canonica rappresentazione della Natività è la vastità degli orpelli e delle decorazioni che contribuiscono alla complessa resa visiva della scena.
In Archive of Personal Desires l’ornamento viene preso da una molteplicità di componenti per essere isolato all’interno di uno spazio bianco, che ne esalta l’importanza di soggetto. Il legame invisibile che collega i disegni alla loro origine si concretizza nel loro insieme, in quanto singolo elemento di un organismo prelevato dal suo ecosistema. La ripetizione di sottili linee verticali, che ricordano il processo di digitalizzazione e di stampa, necessita di una dilatazione temporale e di una cura del dettaglio che rendono la rappresentazione stessa un mezzo conoscitivo, un processo indagatorio e di sintetizzazione attraverso il quale le immagini vengono studiate e bypassate, per poi essere restituite nella loro forma cristallizzata.
What distinguishes the Neapolitan Nativity scene from the canonical representation is the vastness of tinsel and decorations that contribute to the complex visual rendering of the scene.
In Archive of Personal Desires, the ornament is taken from a multiplicity of components and isolated within a blank space, which enhances the importance of the subject. The invisible link that connects the drawings to their origin is realized as their whole, as a single element of an organism taken from its ecosystem. The repetition of thin vertical lines, reminiscent of the process of digitilization and printing, requires temporal dilation and an attention to detail which make the representation a cognitive means, an investigative and synthesizing process through which the images are studied and bypassed, and then returned to their crystallized form.
In Archive of Personal Desires l’ornamento viene preso da una molteplicità di componenti per essere isolato all’interno di uno spazio bianco, che ne esalta l’importanza di soggetto. Il legame invisibile che collega i disegni alla loro origine si concretizza nel loro insieme, in quanto singolo elemento di un organismo prelevato dal suo ecosistema. La ripetizione di sottili linee verticali, che ricordano il processo di digitalizzazione e di stampa, necessita di una dilatazione temporale e di una cura del dettaglio che rendono la rappresentazione stessa un mezzo conoscitivo, un processo indagatorio e di sintetizzazione attraverso il quale le immagini vengono studiate e bypassate, per poi essere restituite nella loro forma cristallizzata.
What distinguishes the Neapolitan Nativity scene from the canonical representation is the vastness of tinsel and decorations that contribute to the complex visual rendering of the scene.
In Archive of Personal Desires, the ornament is taken from a multiplicity of components and isolated within a blank space, which enhances the importance of the subject. The invisible link that connects the drawings to their origin is realized as their whole, as a single element of an organism taken from its ecosystem. The repetition of thin vertical lines, reminiscent of the process of digitilization and printing, requires temporal dilation and an attention to detail which make the representation a cognitive means, an investigative and synthesizing process through which the images are studied and bypassed, and then returned to their crystallized form.
© 2020 Giorgia Agnese Cereda