The Last Man in Europe

2015,
olio su carta, stampa digitale,
dimensioni variabili.
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2015,
oil on paper, digital printing,
variable dimensions.




The Last Man in Europe è il lavoro nato durante il workshop Geometrie del Potere, organizzato nell’ambito della mostra personale Gullivers di Aleksander Velišček presso la Galleria A plus A di Venezia. Il workshop, a cura di Carlo Di Raco , Miriam Pertegato, Nebojša Despotović, Aleksander Velišček, si è svolto dal 26 al 30 marzo 2015 ed è il frutto di un rapporto di collaborazione tra la Galleria A plus A e l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il potere con la sua simbologia e la violenza del suo immaginario, che in diverse forme e contesti coinvolge ogni singolo individuo,  è uno dei temi centrali della mostra Gullivers. Per quasi una settimana, nel corso del laboratorio di pittura e disegno, i partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi con un tema legato all’immaginario del potere storico/sociopolitico del proprio paese d’origine.

Il mio progetto nasce da una riflessione sull’immaginario distopico nella letteratura e nel cinema, in particolare sul romanzo 1984 di George Orwell, nella forma di “profezia politica”. Tema centrale è quello del controllo, sia fisico che mentale. Il controllo mentale, (lavaggio del cervello nei regimi totalitari) implica l’interferenza nel pensiero individuale; il comportamento, le emozioni e le decisioni dell’uomo possono essere orientati e controllati da sorgenti esterne alla psiche.

Nei tempi moderni, con l’avanzare della tecnologia, l’immagine di società dell’informazione è diventata tuttuno con quella di società sorvegliata. 
Da forme di sorveglianza sempre più legalizzate ne consegue un maggiore impatto sulla privacy individuale. Un po’ come il teleschermo in 1984, il controllo delle masse appare sempre più realizzabile, attraverso l’utilizzo inconsapevole di dispositivi elettronici alla portata di tutti. Telefonare, interagire tramite social media, fare shopping on-line, viaggiare, inviare e-mail lasciano tracce che possono essere utilizzate a fini commerciali.

Sorge spontanea l’associazione tra Grande Fratello (Big Brother) e “Big data”, ossia una quantità di dati molto estesa in cui sono contenute le informazioni personali degli utenti di social network, servizi bancari, siti di vendita on-line. Questi dati sono in possesso di aziende o agenzie, che offrono più sicurezza e servizi agli utenti, a discapito di una maggiore invasione della privacy.

A partire da una documentazione fotografica e da frame del film Orwell 1984 ho realizzato delle carte dipinte; lo scopo del mio progetto è dare al romanzo una definizione attraverso la mia riflessione, rielaborandone la copertina. Nel teleschermo, sistema che, attraverso il rassicurante Grande Fratello, diffonde propaganda e disinformazione mentre sorveglia il linguaggio dei gesti e le conversazioni di chi è nelle vicinanze, ho inserito la figura dello stesso Orwell, che con il suo potente immaginario si fa informatore della “vera” verità.

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The Last Man in Europe is the work born during the Geometrie del Potere workshop, organized as part of Aleksander Velišček's personal exhibition Gullivers, at the A plus A Gallery in Venice. The workshop, curated by Carlo Di Raco, Miriam Pertegato, Nebojša Despotović, Aleksander Velišček, took place from 26 to 30 March 2015 and is the result of a collaborative relationship between A plus A Gallery and the Academy of Fine Arts of Venice. The power with its symbolism and the violence of its imagination, which in different forms and contexts involves every single individual, it is one of the central themes of the Gullivers exhibition. For almost a week, during the painting and drawing workshop, the participants had the opportunity to deal with a theme linked to the imaginary of the historical / socio-political power of their country of origin.

My project was born from a reflection on the dystopian imagination in literature and cinema, in particular on the novel 
1984 by George Orwell, in the form of "political prophecy". Central theme is that of control, both physical and mental. Mind control, (brainwashing in totalitarian regimes) implies interference in individual thinking; human behavior, emotions and decisions can be oriented and controlled by sources external to the psyche.

In modern times, with the advancement of technology, the image of an information society has become one with that of a supervised society. Increasingly legalized forms of surveillance result in a greater impact on individual privacy. A bit like the television screen in 1984, mass control appears increasingly feasible, through the unaware use of electronic devices within everyone's reach. Making calls, interacting in social media, shopping online, traveling, sending emails leave traces that can be used for commercial purposes.

The association between Big Brother and "Big data" spontaneously arises, that is, a very large amount of data containing the personal information of users of social networks, banking services, online sales sites. These data are in the possession of companies or agencies, which offer more security and services to users, at the expense of a greater invasion of privacy.
 
Starting from a photographic documentation and from frames of the film
Orwell 1984, I made painted papers; the purpose of my project is to give the novel a definition through my reflection, reworking the cover. In the television screen, a system that, through the reassuring Big Brother, spreads propaganda and disinformation while monitoring the language of gestures and conversations of those nearby, I have inserted the figure of Orwell himself, who with his powerful imagination becomes an informer of the " true ”truth.
                                                                      


© 2020 Giorgia Agnese Cereda